Questa poesia fa parte della sezione de I fiori del male intitolata Quadri parigini. Il poeta si rivolge a una giovane mendicante dai capelli rossi. È povera e malata ma bella. Chiede l’elemosina per strada e molti uomini le ronzano intorno.
È una poesia di lode come quelle che anticamente i poeti dedicavano alle nobildonne delle corti e alle donne angelicate ma la novità è che questa poesia loda la bellezza di una giovane donna povera e malata vestita di stracci e zoccoli e destinata a prostituirsi per vivere.
A une Mendiante rousse | A una Mendicante dai capelli rossi |
Ma blanchette aux cheveux roux, Dont la robe par ses trous Laisse voir la pauvreté Et la beauté,
Pour moi, poète chétif, Tu portes plus galamment Au lieu d’un haillon trop court, En place de bas troués, Que des nœuds mal attachés Que pour te déshabiller (…) Tu compterais dans tes lits — Cependant tu vas gueusant Tu vas lorgnant en dessous Va donc, sans autre ornement, |
Bianca fanciulla dai capelli rossi, il cui vestito dai suoi buchi lascia vedere la povertà e la bellezza.
Per me, poeta misero, Porti con più eleganza Al posto del tuo straccetto al posto delle calze nastri male annodati per svestirti le tue braccia (…) – Eppure chiedi la carità, e vai, furtiva, E allora và senza altro ornamento, |